La lavastoviglie è un’alleata preziosa per moltissime famiglie italiane: semplifica le pulizie quotidiane garantendo un lavaggio efficace, uniforme e spesso più igienico rispetto a quello manuale. Ma non tutti gli utensili sono progettati per sopportare alte temperature, getti a pressione e detergenti aggressivi come quelli acidi od alcalini. Capire cosa non va messo in lavastoviglie è il modo migliore per proteggere oggetti di valore, prolungarne la durata e preservarne funzionalità e bellezza.

Cosa non mettere in lavastoviglie: la lista completa

Nonostante la sua utilità, la lavastoviglie non è adatta a tutti i materiali. Alcuni oggetti rischiano di rovinarsi irreparabilmente. Ecco i prodotti a cui prestare attenzione, ed eventualmente procedere con il lavaggio a mano.

1. Coltelli di qualità

I coltelli forgiati o monoblocco possono ossidarsi più facilmente rispetto alle posate, perché realizzati con un acciaio specifico che garantisce un’eccellente resistenza dell’affilatura ma offre una minore tolleranza al lavaggio in lavastoviglie.

Per i coltelli non monoblocco, o con lama innestata, è importante valutare il materiale del manico:

  • se è in acciaio inox 18/10, sopporta meglio il lavaggio rispetto ad altri coltelli;
  • se è in materiali naturali come legno o osso, non deve essere inserito in lavastoviglie.

Quando non si conosce esattamente la composizione del coltello, il lavaggio a mano, rapido e delicato, resta sempre la scelta più sicura.

2. Utensili e taglieri in legno

Il legno assorbe l’acqua, si gonfia e può deformarsi o creparsi. Le alte temperature accelerano questo processo. Una pulizia manuale con spugna morbida e detergenti dedicati è più che sufficiente.

3. Cristallo e vetro sottile

I detersivi alcalini e i cicli ad alta temperatura possono opacizzare il vetro. Il cristallo, in particolare, rischi microfratture invisibili che lo rendono fragile nel tempo. Alcune lavastoviglie includono programmi specifici per cristalli e vetri sottili: controllate sempre il manuale del vostro modello per verificarne la compatibilità. Se avete anche il minimo dubbio, è meglio evitare e procedere con il lavaggio a mano.

4. Porcellane decorate

Le decorazioni a rilievo o le applicazioni delicate non sopportano i detergenti aggressivi. Il risultato? Colori sbiaditi e finiture rovinate. Verificate le raccomandazioni del produttore se prevedono o meno il lavaggio in lavastoviglie.

5. Pentole antiaderenti non compatibili

Se il produttore non indica chiaramente la compatibilità, meglio evitare il cestello. I rivestimenti antiaderenti più delicati possono deteriorarsi rapidamente perdendo le loro proprietà antiaderenti.

6. Alluminio non trattato

L’alluminio naturale è particolarmente sensibile all’acqua e ai detergenti aggressivi: può ossidarsi, scurirsi e perdere la sua finitura originale. Per preservarne l’aspetto e la durata, è sempre preferibile il lavaggio a mano.

7. Ferro e ghisa

Materiali eccellenti, ma delicati nel lavaggio: la lavastoviglie crea un ambiente umido con elevata temperatura e presenza di sostanze aggressive, favorendo la comparsa di ruggine.

8. Rame e pentole in rame stagnato

Il rame teme calcare e detersivi aggressivi. Si macchia facilmente, si scurisce e perde la sua caratteristica brillantezza. È preferibile il lavaggio manuale.

9.  Articoli non dichiarati “dishwasher-safe”

Controllare le indicazioni del produttore è sempre fondamentale. Molti articoli possono sembrare adatti alla lavastoviglie ma, se realizzati con materiali particolari, verniciati, serigrafati o sensibili agli sbalzi termici, rischiano di danneggiarsi senza che ciò sia visibile a occhio nudo.
Per evitare problemi, affidarsi alle istruzioni del produttore è la scelta più sicura e garantisce una corretta manutenzione nel tempo.

10. Moka e caffettiere in alluminio

Il lavaggio in lavastoviglie è assolutamente sconsigliato in quanto danneggia irrimediabilmente i materiali della caffettiera. Come nel caso dell’alluminio non trattato.

Per una pulizia corretta, è sufficiente risciacquare la moka a mano con acqua calda, limitando allo stretto necessario l’uso di detergenti preferibilmente neutri.

Tabella riassuntiva

Categoria Rischio principale Motivo
Coltelli professionali ossidazione Calore e detergenti alcalini
Legno Deformazione, crepe Assorbimento d’acqua
Cristalli Microfratture, opacizzazione Alte temperature e getti d’acqua
Decorazioni Scolorimento Detersivi aggressivi e calore
Antiaderenti delicati Usura del rivestimento Aggressione chimica
Alluminio non trattato Ossidazione Reazione ad acqua e detergenti
Ferro/ghisa Ruggine Ambiente umido
Rame Macchie, annerimento Sensibilità al calcare e ai detergenti
Articoli non idonei Danneggiamenti vari Calore, detergenti ed ambiente umido
Moka Ossidazione Reazione ad acqua e detergenti